sabato 21 aprile 2012

ORTO E DINTORNI - Azioni e pratiche per un nuovo rapporto con la Terra

Incontro con Ottavio Tarabelloni (erborista e agricoltore)

GIOVEDI' 26 APRILE ore 20:30

L'incontro si svolgerà presso il Multiplo Centro Cultura Cavriago - Via Della Repubblica, 23 Cavriago (RE) tel. 0522.373466 - www.comune.cavriago.re.it/multiplo

INGRESSO LIBERO
Infoshop Sante Vincenzi in collaborazione con Multiplo Centro Cultura Cavriago


II rapporti annuali dell'ONU sullo stato del pianeta ci mostrano una realtà drammatica, un rischio di collasso ambientale ben più grave del collasso economico, uno scenario da fine della vita.
Il consumo di risorse, il consumo di territorio e l'impronta ecologica, il riscaldamento globale e il punto di non ritorno, la crisi dell'acqua, sono solo alcuni degli indicatori.
Il GIORNO DEL SORPASSO cioè il giorno in cui l'umanità ha terminato le risorse che la terra è in grado di generare in un anno si colloca ormai a fine Agosto. Nel 1986 è stato il 31 Dicembre e da allora è continuamente arretrato. E' un po' come se, vivendo ogni anno solo dei frutti di un certo albero, li avessimo mangiati tutti già alla fine di Agosto e per arrivare alla fine dell'anno mangiassimo parte della pianta; è chiaro che andrà sempre peggio e alla lunga rimarremo senza niente.
IL CAMBIAMENTO CLIMATICO sta viaggiando verso il cosiddetto punto di non ritorno, cioè il momento in cui sarà inarrestabile,perchè si autoalimenterà.

Che fare?
L'ORTO SECONDO NATURA

L'orto non solo come mezzo per autoprodurre del buon cibo, ma, ad esempio, per diminuire anche del 50% i cosiddetti rifiuti.
Attraverso il COMPOSTAGGIO del materiale organico prodotto dentro e fuori casa, otteniamo del “concime“. Dall'autoproduzione di cibo all'autoproduzione di fertilità: si chiude il ciclo e spariscono i rifiuti.
La PACCIAMATURA , poco utilizzata nelle nostre zone, ha anche la funzione di diminuire la necessità d'acqua, bene sempre più prezioso.
L'orto fattore di decrescita, diminuzione di merci, ma aumento di beni.

Si può obiettare che, nel contesto dei problemi descritti all'inizio, si tratta quantitativamente di poca cosa, ma se fossimo su una barca troppo carica e a rischio d'affondamento, qualunque alleggerimento sarebbe saggio.
Inoltre le piccole azioni vanno considerate nell'ottica dei grandi numeri, perchè sulla terra siamo in 7 miliardi.