Incontro con Ottavio
Tarabelloni (erborista e agricoltore)
GIOVEDI' 26
APRILE ore 20:30
L'incontro si
svolgerà presso il Multiplo Centro Cultura Cavriago - Via Della
Repubblica, 23 Cavriago (RE) tel. 0522.373466 - www.comune.cavriago.re.it/multiplo
INGRESSO LIBERO
Infoshop Sante Vincenzi in collaborazione con
Multiplo Centro Cultura Cavriago
II
rapporti annuali dell'ONU sullo stato del pianeta ci mostrano una
realtà drammatica, un rischio di collasso ambientale ben più grave
del collasso economico, uno scenario da fine della vita.
Il
consumo di risorse, il consumo di territorio e l'impronta ecologica,
il riscaldamento globale e il punto di non ritorno, la crisi
dell'acqua, sono solo alcuni degli indicatori.
Il
GIORNO DEL SORPASSO cioè il giorno in cui l'umanità ha terminato le
risorse che la terra è in grado di generare in un anno si colloca
ormai a fine Agosto. Nel 1986 è stato il 31 Dicembre e da allora è
continuamente arretrato. E' un po' come se, vivendo ogni anno solo
dei frutti di un certo albero, li avessimo mangiati tutti già alla
fine di Agosto e per arrivare alla fine dell'anno mangiassimo parte
della pianta; è chiaro che andrà sempre peggio e alla lunga
rimarremo senza niente.
IL
CAMBIAMENTO CLIMATICO sta viaggiando verso il cosiddetto punto di non
ritorno, cioè il momento in cui sarà inarrestabile,perchè si
autoalimenterà.
Che
fare?
L'ORTO
SECONDO NATURA
L'orto
non solo come mezzo per autoprodurre del buon cibo, ma, ad esempio,
per diminuire anche del 50% i cosiddetti rifiuti.
Attraverso
il COMPOSTAGGIO del materiale organico prodotto dentro e fuori casa,
otteniamo del “concime“. Dall'autoproduzione
di cibo all'autoproduzione di fertilità: si chiude il ciclo e
spariscono i rifiuti.
La
PACCIAMATURA , poco utilizzata nelle nostre zone, ha anche la
funzione di diminuire la necessità d'acqua, bene sempre più
prezioso.
L'orto
fattore di decrescita, diminuzione di merci, ma aumento di beni.
Si
può obiettare che, nel contesto dei problemi descritti all'inizio,
si tratta quantitativamente di poca cosa, ma se fossimo su una barca
troppo carica e a rischio d'affondamento, qualunque alleggerimento
sarebbe saggio.
Inoltre
le piccole azioni vanno considerate nell'ottica dei grandi numeri,
perchè sulla terra siamo in 7 miliardi.
Nessun commento:
Posta un commento